Disobbedire per crescere
La conflittualità con i figli adolescenti è quasi all’ordine del giorno e ricorre continuamente nei discorsi dei genitori.
I motivi sono sempre i soliti: il rendimento scolastico, le uscite serali, il disordine delle camere, il consumo di alcool, tabacco o sostanze, le “rispostacce” o i silenzi sospetti. Alcuni comportamenti dei ragazzi appaiono ai genitori così insopportabili da diventare oggetto di estenuanti discussioni.
Spesso la disobbedienza nasconde la volontà un po’ provocatoria dei ragazzi di voler essere protagonisti rispetto a regole familiari che i genitori hanno deciso, un modo per differenziarsi o per ridimensionare le attese che altri hanno riposto in loro. Se i genitori ingaggiano una battaglia per ripristinare il controllo è probabile che si trasformi in una vera e propria dichiarazione di guerra la cui resa per i figli equivarrebbe a un segnale di sottomissione al potere degli adulti. Rispondere con serenità e fermezza, limitando le prediche e le scenate, tanto frequenti quanto inutili, intervenire in modo più creativo è possibile se si comprende che il disordine, il disimpegno, il non rispetto delle regole rappresentano la disorganizzazione e il caos interno che l’adolescente sta vivendo e non un attacco al genitore.
Autore: Dott.ssa Annamaria Migliore