I tempi della separazione
La separazione è un processo in cui i due partner possono avere tempi molto diversi, a seconda di chi ha dato voce alla crisi (magari iniziata molto tempo prima con una sorta di divorzio psichico) o di chi ha deciso di concluderla ponendo fine all’unione.
Nella coppia uno o entrambi possono avere davanti un’altra storia d’amore con tutto l’ottimismo e l’idealizzazione dell’innamoramento. I nuovi inizi assorbono tante energie, lasciandone poche sul fronte dei figli che a loro volta chiedono molto proprio in quei momenti. Anche quando i partner ritengono la separazione giusta e vantaggiosa per entrambi, possono viverla inconsciamente come un abbandono che si rinnoverà doloroso in fasi successive: nuovi rapporti, convivenze, matrimoni, altri gli. Litigare può essere un modo per mantenere un legame, come se si preferisse non voler dimenticare la passione e viverla col segno opposto piuttosto che scivolare nella pace dei sensi.
Ma demonizzare può essere un modo di prendere più facilmente le distanze, come fanno gli adolescenti. Nei casi di legami molto simbiotici in cui il partner è una sorta di estensione di sé o la propria dolce metà, la separazione risulta come una perdita di parti della propria identità. Morire nel cuore dell’altro può essere davvero come morire.