Genitori si diventa

Categoria:

Prendersi cura di un piccolo significa rispecchiare i suoi gesti spontanei non solo imitandoli ma riconoscendone i sentimenti sottostanti.

Significa sintonizzarsi affettivamente spostando l’attenzione dagli aspetti esteriori a quelli interiori contribuendo così allo sviluppo della fondamentale capacità di comprendere il proprio mondo interno e di entrare in relazione con gli altri esseri umani.

Si costruisce così un processo di mentalizzazione che permette di rappresentare se stessi e gli altri come persone con una vita della mente, una realtà interna distinta da quella esterna e osservabile. La funzione riflessiva si sviluppa per tappe nel rapporto interpersonale del bambino con chi si prende cura di lui. All’inizio nasce una consapevolezza di tipo funzionale, per esempio dopo il pianto arriverà qualcuno a consolare; poi ne subentra una più riflessiva, che riguarda il modo in cui ci si sente; infine arriva un livello di consapevolezza autobiografica, ovvero l’abilità a mettere le proprie esperienze interne in una storia personale. Saranno i genitori a mantenere i ricordi dei primi mesi di vita e il fatto di sentirsi così tenuto a mente aiuta il piccolo a crescere conservando a livello inconscio e per sempre l’esperienza della totale impotenza vissuta da neonato, ma anche il conforto e l’intimità di essere tenuto in braccio e allattato, sentimenti primitivi cui si troverà di fronte forse solo quando diventerà a sua volta genitore. Se le persone intorno a lui accolgono e rispecchiano i suoi bisogni, un bambino esiste e a sua volta può guardare il mondo.

Tuttavia è stato dimostrato attraverso osservazioni sul campo che solo il 40 per cento delle interazioni madre bambino sono adeguate sintonizzazioni. Il che significa che si va per prove ed errori e genitori si diventa.

Ogni giorno impariamo qualcosa di nuovo l’uno dall’altro. Dopo poche ore di vita l’ho lasciato prendere in braccio da troppe persone. Ora penso di voler fare diversamente. Vorrei aiutarlo a entrare nel mondo piano piano, dice una mamma che non pretende di essere perfetta. E’ importante per ogni genitore intraprendere il cammino per arrivare a essere un genitore “sufficientemente buono”, che fa quello che può e si interroga. L’adulto che se ne prende cura presta al piccolo la propria capacità di dare senso al mondo, ma è anche vero che i neonati sono persone che contribuiscono con la loro competenza a costruire i genitori in un circolo virtuoso di investimento reciproco.

(daA ciascuno la sua. Racconti e ritratti di famiglie”)